A valle della presentazione dei dati del primo trimestre, i Presidenti delle Associazioni di settore, Siro Badon e Franco Gabbrielli, hanno espresso le proprie opinioni. Nel corso delle rispettive assemblee di settore, i due Presidenti hanno evidenziato lo stato dell’arte del settore e gli obiettivi futuri per Assocalzaturifici e Assopellettieri.
Associazioni di settore: Assocalzaturifici
Analisi dei dati di settore
Siro Badon conferma come, sebbene si possa parlare di recupero, questo non sia uniforme. Ad esser premiate sono risultate infatti le imprese inserite nelle catene di fornitura dei grandi gruppi della moda. Le PMI a marchio proprio, continuano invece a vivere un momento di maggiore difficoltà.
I dati positivi del primo trimestre non diradano timori circa un successivo ribasso. I motivi principali sono da ricercarsi nelle nuove restrizioni anti Covid e nelle incertezze derivanti dal conflitto Russo Ucraino. Tale secondo aspetto riguarderebbe soprattutto operatori esposti su tali mercati, quali i produttori marchigiani e romagnoli. Il problema del conflitto si allarga poi ad effetti collaterali come aumento dei costi di materie prime, impennata di costi energetici ed inflazione. Secondo il Presidente Assocalzaturifici è quindi necessario esser cauti prima di parlare di ripresa, attendendo i risultati del secondo quarto dell’anno.
La sola cautela non basta: è infatti necessario capire su quali elementi puntare per un futuro migliore. Assocalzaturifici intende battere le strade della strategia, della politica, della sostenibilità e della trasformazione digitale.
Le direttive dell’Associazione
Circa la strategia, l’obiettivo è diversificare i mercati. Assocalzaturifici sta lavorando con ICE e Confindustria Moda per raggiungere Asia e Stati Uniti. Ciò non vuol dire snobbare i mercati russo e ucraino, da sempre rilevanti per il settore, ma affiancarvi nuove aree geografiche per favorire la ripresa.
Sul versante politico, si presidiano i tavoli istituzionali. L’invito agli enti competenti è ad approvare la cassa integrazione straordinaria senza oneri addizionali per le imprese penalizzate dal conflitto e sospendere le scadenze di ratei e finanziamenti. L’obiettivo è ottenere maggiori risorse da investire in comunicazione e innovazione per tornare ad essere competitivi sui mercati internazionali. In tal senso continua la battaglia di Assocalzaturifici per la riduzione del costo del lavoro attraverso una revisione del cuneo fiscale.
In virtù del desiderio di internazionalizzazione, l’Associazione di settore continua a sostenere l’importanza della trasformazione digitale, senza la quale anche la sopravvivenza nella competizione globale diventa difficile. Il digitale può rappresentare inoltre la rivalsa soprattutto per quelle PMI in sofferenza.
Infine, relativamente la sostenibilità, continua ad accogliere consensi il marchio Il VCS, concesso alle aziende che dimostrano di avere un approccio sostenibile alla produzione. L’Associazione parteciperà inoltre al primo forum dedicato alla sostenibilità nella moda italiana, il Venice Sustainable Fashion Forum. L’evento è stato organizzato da Ambrosetti con Confindustria Venezia e Camera Nazionale della Moda Italiana.
Fondamentale per il raggiungimento di questi obiettivi, è secondo Siro Badon, operare in un’ottica di cooperazione e sinergia. È per questo che Assocalzaturfici è tra le fondatrici di Confindustria Moda. L’ente nasce infatti con l’obiettivo di rappresentare tutti i comparti dell’industria dalla moda e lavora al fianco dell’Associazione per garantire il successo e la protezione del Made in Italy. L’Associazione continua in tal senso a lavorare per la tutela del marchio attraverso la lotta alle contraffazioni e all’obbligatorietà dell’etichetta in Europa.
Collaborazione e sinergia: elementi imprescindibili delle Associazioni di settore
Lo stesso concetto di collaborazione e sinergia è alla base di un altro elemento fondamentale per la crescita del settore: la formazione dei giovani. Siro Badon ha dichiarato che se il Made in Italy intende continuare ad avere un ruolo primario nella scena internazionale, è necessario formare figure aggiornate.
Economia circolare e trasformazione digitale necessitano infatti di valorizzare risorse in grado di gestire le leve aziendali a tutti i livelli. È per questo che viene attribuito al Gruppo Giovani di Assocalzaturifici un ruolo molto importante nella formazione manageriali dei nuovi imprenditori.
Visite aziendali, corsi di aggiornamento e formazione sul campo rappresentano la formula vincente secondo Assocalzaturifici. L’Associazione ha infatti organizzato con il Gruppo Giovani Imprenditori di Assocalzaturifici un road tour in alcune delle più importanti aziende italiane, a partire dalle Marche. Il 25 luglio più di 40 aziende hanno preso parte al primo di questi seminari, che ha visto nella prima metà della giornata visite alle aziende Lube e Artisan, a cui ha poi fatto seguito un intervento presso Confindustria Fermo incentrato su strategie e modelli innovativi di comunicazione marketing e vendita. Quello delle Marche è un seminario che fa da preludio ad altri incontri organizzati in Umbria e a Forlì.
Associazioni di settore: Assopelletteria
Assemblea Assopellettieri: il punto della situazione
Il 21 luglio a Roma si è tenuto il primo tavolo istituzionale promosso da Assopellettieri. L’incontro ha coinvolto rappresentanti parlamentari di diverso orientamento politico. Argomento principale, il futuro della pelletteria, con focus sulla comunicazionee sulle possibili attività del comparto moda.
Nel corso della sessione pubblica dell’Assemblea Assopellettieri, Franco Gabbrielli, ha dichiarato come il secondo trimestre sarà caratterizzato da un rallentamento causato dal calo delle vendite nell’Est Europa a causa del conflitto in corso. In particolare il Presidente sottolinea come nel comparto maggiore difficoltà caratterizzerà le PMI rispetto alle grandi griffe dispensatrici del know how italiano.
E’ questa dicotomia che spinge Assopellettieri ad impegnarsi nel garantire un maggior numero di addetti da dedicare al sistema produttivo del lusso e a favorire l’internazionalizzazione delle PMI. Rientrano in tale ottica un rilancio della politica industriale che metta al centro il Paese e acceleri la formazione professionale. Il tutto anche attraverso un sostegno fiscale a favore di aziende che assumono giovani da formare.
L’incontro del 21 luglio, è stato inoltre sede del rinnovo dei componenti elettivi del Consiglio Generale di Assopellettieri designate dall’Associazione, oltre che dell’elezione dei revisori legali.
L’Agenda dell’Associazione
L’assemblea del 21 luglio ha rappresentato il primo de cinque appuntamenti che avvicinano alla terza edizione degli Stati Generali della Pelletteria. L’evento ufficializzato in corso di assemblea, si svolgerà a Firenze il 18 ottobre presso il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Torna quindi l’appuntamento con istituzioni aziende ed addetti ai lavori dopo il successo delle prime due edizioni.
Al centro dell’attenzione saranno la trasparenza della filiera, la trasformazione digitale per la sostenibilità, il ruolo della proprietà nel futuro, il cambio generazionale e la formazione. L’obiettivo, come sempre, è creare sinergie tra operatori ed istituzioni del Made in Italy, per fare sistema e promuovere globalmente la filiera italiana. In particolare, sostiene Gabbrielli, come un tema fondamentale per il settore sia il mantenimento del know how artigianale. Gli Stati Generali della Pelletteria saranno pertanto un momento utile per esaminare lo scenario attuale, analizzare i trend in corso di evoluzione e la struttura stessa del settore.
Partner dell’evento sarà The European House – Ambrosetti, società di consulenza strategica. L’apporto che la società intende offrire al settore è volto a migliorare l’efficacia comunicativa del settore anche su mercati asiatici e statunitensi.
La situazione attuale delle due Associazioni di settore sembra quindi essere la medesima. Tante le attività promosse per garantire ottimi livelli di performance ai rispettivi settori, che tra esattamente un mese saranno impegnati nella principale realtà fieristica nazionale. Proprio le fiere saranno al centro dell’attenzione la prossima settimana.