Con l’avvicinarsi del nuovo anno, Main Service propone un resoconto sul 2023 del settore calzaturiero, analizzando ai risultati raggiunti e alle attività sviluppate.
Settore Calzaturiero – Dati al primo semestre 2023
Produzione e Consumi del settore calzaturiero
Il Centro Studi di Confindustria Moda per Assocalzaturifici, ha presentato a valle della 96° edizione del Micam, i risultati del settore calzaturiero al primo semestre 2023. I dati mostrano una crescita del fatturato del 7,4% in valore, a fronte di un calo in quantità del 5,7%. Altresì in calo, dopo un recupero nei primi tre mesi dell’anno, i consumi interni. La frenata di maggio e giugno ha portato ad una diminuzione della spesa dell’1,2% e del 3,4% in volume.
Sul fronte occupazione, se da un lato si registra una diminuzione del 3,2% di aziende, pari a 122 unità, dall’altro si assiste all’incremento di impiegati. I 73.665 addetti sono quindi in aumento dell’1,8% rispetto a fine dicembre, sebbene sia ancora evidente il divario con il dato finale del 2019 (-1200 unità impiegate).
Si può quindi parlare di decelerazione del settore, a seguito del forte rimbalzo del 2021 e del successivo recupero del 2022.
Saldo commerciale
Risultati più positivi giungono invece dall’export, che guadagna 8.9 punti percentuali in valore sul 2022, assestandosi sui 6.599,16 milioni di euro. In virtù del contemporaneo calo delle quantità vendute (-6,9%), il risultato si spiega in ragione di un aumento del prezzo medio (17 euro).
I principali mercati di sbocco del Made in Italy sono Francia, Svizzera e USA, che insieme raggruppano poco meno della metà delle esportazioni. Dei tre paesi, solo la Francia continua a crescere sia in valore che in quantità (20% e 0,2%). Il lieve incremento in valore negli USA (+0,2%) è infatti controbilanciato da un calo delle quantità esportate (-19,5). La Svizzera registra un calo sia in valore che in quantità (-15,3% e -28,3%). Tuttavia a registrare i maggiori incrementi sul 2022, sono Turchia, Kazakistan e Ucraina, con crescita in valore rispettivamente del 79,2%, 66,1% e 53,6%.
Sul fronte delle importazioni, i dati al primo semestre evidenziano un aumento dei prezzi medi del 13,1%. Rispetto alle esportazioni, il gap tra variazioni in valore e quantità è più contenuto ( +7,1% in valore e -5,3% in quantità). I principali paesi importatori risultano Cina, Belgio e Francia. In particolare il Belgio occupa il secondo posto nel ranking, sia in termini di valori assoluti che di incremento rispetto il precedente anno.
Il confronto dei dati restituisce un saldo commerciale positivo, in crescita dell’11,1% in valore e del 3,1% in quantità.
Aspettative sul secondo semestre
Le attese sui dati consuntivi sono molto caute, in virtù del clima di incertezza generale. Gli operatori attendono un calo di fatturato in calo del 2,8% per la prima volta dopo la ripartenza post pandemia.
Il settore calzaturiero in vetrina
Versante nazionale …
Per quanto riguarda il mondo fieristico, il 2023 è stato un anno certamente positivo. I dati rilasciati da Fiera Rho Milano sui primi 9 mesi dell’anno, evidenziano un aumento dei ricavi del 10% (circa 16 milioni) sull’analogo periodo del 2022. Particolarmente incoraggiante è il risultato netto di 23,7 milioni, in deciso aumento rispetto agli 0,9 milioni registrarti al termine del terzo trimestre dell’anno precedente.
Dei 177,8 milioni di euro di ricavo, 147,7 milioni provengono dalle 32 fiere svolte in Italia, tra cui rientrano i doppi appuntamenti con i saloni della moda. Le edizioni di febbraio dell’Homi Fashion&Jewels, Micam, Mipel, Lineapelle e TheOneMilano, hanno accolto circa 1800 espositori. Le aziende espositrici hanno aperto i propri stand a 48.276 visitatori professionali, in aumento del 25% sull’anno precedente. Tra questi, circa la metà proveniente dall’estero. Oltre Germania, Francia, Regno Unito, Grecia e Spagna, tra i buyers internazionali c’è stata un’importante risposta di Corea del Sud, Giappone e Kazakistan.
Anche le edizioni di settembre hanno restituito risultati positivi. Nel corso delle manifestazioni dedicate alla P/E 2024 sono intervenuti 42.273 operatori. Il dato è in crescita del 21% rispetto l’edizione di settembre del 2022. Nel corso delle manifestazioni di fine estate, si è riscontrata una buona presenza anche del Nord America, con buyers provenienti da Stati Uniti e Canada.
Filo conduttore delle due edizioni, sono stati il fare sistema, il Made in Italy, la formazione e le nuove possibilità offerte dall’applicazione dell’intelligenza artificiale al mondo della moda. In attesa delle prossime manifestazioni in programma per la seconda metà di febbraio, i risultati raggiunti fanno ben sperare per la chiusura dell’anno.
… ed internazionale!
Riscontro altrettanto positivo sembra aver caratterizzato le manifestazioni internazionali. Moda Italiana @Almaty, organizzata da Assocalzaturifici con SMI, Assopellettieri e AIP, oltre che con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Kzakistan ed il supporto di ICE Agenzia, ha portato in Kazakistan 64 espositori ed oltre 85 brand.
L’evento svoltosi dal 26 al 28 settembre ha richiamato circa 500 buyers tra Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan e Mongolia, la cui presenza sottolinea l’importanza dell’area dell’Asia centrale per il Made in Italy. I prodotti calzaturieri si posizionano al secondo posto tra i primi 10 dell’export italiano. In particolare si registra un maggior interesse al segmento donna dall’Uzbekistan e un generale interesse per il segmento premium.
L’impegno di Assocalzaturifici a supporto della formazione
Come anticipato a proposito delle fiere, uno dei temi portanti del settore calzaturiero è stato quello della formazione. Assocalzaturifici nelle sue attività ha dedicato ampio spazio al tema, sia in occasione di manifestazioni che con progetti sviluppati ad hoc.
L’8 e 9 novembre si è tenuto ad Istanbul il 7° Congresso Mondiale della Calzatura. Il mondo calzaturiero si è riunito per discutere di futuro, strategie innovative, tendenze, progressi tecnologici e sostenibilità. Nell’occasione, Giovanna Ceolini, Presidente Assocalzaturifici, ha ribadito il concetto espresso all’inaugurazione dell’Uitic Milano a settembre. Durante l’evento, la Ceolini ha sottolineato infatti l’importanza dell’investimento in istituti tecnici, nei programmi di alternanza scuola lavoro e nel dialogo tra imprese ed istituti.
In tale ottica ad ottobre è stato varato il progetto nazionale Train For Digital, che nasce per sviluppare competenze per il settore della moda ed inserire oltre 300 giovani tra i 18 e 34 anni nel mondo del lavoro. Il progetto intende favorire l’interazione tra imprese e giovani, attribuendo a questi ultimi competenze che spazino dal marketing alla vendita, fino alla progettazione di prodotto.
Oltre alle attività a supporto dei più giovani, i programmi formativi hanno interessato anche gli operatori di settore. Sono infatti proseguiti gli appuntamenti dei giovedì formativi, già realizzati nella prima parte dell’anno. Tra i più recenti appuntamenti, si segnalano i webinar del mese di novembre dedicati alla tracciabilità e alle problematiche doganali. Un ulteriore webinar ha invece affrontato il 27 novembre il tema dell’agevolazione Patent Box.
Appuntamento al prossimo anno!
Con il resoconto sul 2023 del settore calzaturiero, Main Service da appuntamento al nuovo anno con i progetti della software house per il 2024.
Nell’attesa di ritrovarci sul nostro blog, auguriamo a tutti voi un sereno e felice Natale!