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Martedì 17 settembre si è conclusa la 98° edizione del Micam e Main Service è pronta ad offrirvi una review della manifestazione.

98°edizione del Micam: il contesto economico

La 98° edizione del Micam si è svolta in un contesto economico caratterizzato da non poche difficoltà. Come si legge nella nota diramata precedentemente l’inizio della manifestazione, il semestre del settore calzaturiero chiude in flessione. Il trend negativo già evidenziato in chiusura del primo trimestre, non sembra invertirsi. L’indice di produzione segnala infatti un calo del 19,5% con ripercussioni su fatturato ed export.

In particolare, nei primi 5 mesi, il fatturato scende del 9,1%, mentre l’export dell’8,5% in valore e del 6,8% in quantità. La conseguenza diretta delle minori esportazioni, a cui è destinato l’85% della produzione interna, è l’incidenza sul saldo commerciale. Quest’ultimo, pur restando in attivo per 2,34 miliardi di euro, evidenzia una contrazione del 4,7% nonostante il ridimensionamento delle importazioni (-11,6%). Analogamente, sul fronte interno, i dati evidenziano una diminuzione della domanda del 2,1% sia in volume che in valore.

La conseguenza è un maggior ricorso da parte delle aziende a strumenti di integrazione salariale, in aumento del 138,5% nella prima metà del 2024. Anche il processo di selezione tra imprese si inasprisce (-3%) con ripercussioni sugli addetti, in calo di 2359 unità.

I numeri della 98° edizione del Micam

La congiuntura economica negativa in parte si riverbera anche sulle presenze alla 98°edizione del Micam. La 98° edizione del Micam si è svolta in contemporanea al Mipel, TheOne Milano e Milano Fashion & Jewels. Le manifestazioni hanno accolto 40950 operatori, di cui circa il 45% proveniente dall’estero. Il dato è in linea con l’edizione di febbraio ed in lieve flessione rispetto a quella di settembre 2023. In quell’occasione intervennero infatti 42273 operatori. L’affluenza rispetto lo scorso settembre, è quindi calata di circa il 3%.

Il dato viene comunque considerato come rassicurante e superiore alle aspettative della vigilia da parte degli espositori presenti. Tuttavia molti di questi hanno riscontrato una maggiore difficoltà nel corso delle precedenti edizioni a convertire i contatti in ordinativi.

A proposito di espositori, alla 98° edizione del Micam hanno partecipato 932 brand. Le presenze sono in lieve aumento rispetto alle 923 di febbraio 2024, ma anche in questo caso, in calo del 9% sull’edizione di settembre 2023.

In ottica di ripartizione geografica resta pressochè inalterata la suddivisione tra i brand partecipanti. Ai 475 brand italiani si sono aggiunti 457 brand internazionali, di cui quasi 2/3 provenienti dall’Europa. In particolare si registra un’ottima presenza della Spagna, seguita da brand portoghesi e tedeschi. Sul fronte extra UE si conferma quanto verificato nelle precedenti edizioni, con ampia partecipazione da parte di Turchia e Brasile.

Conferme anche per quanto riguarda strettamente l’Italia. La quasi totalità dei brand intervenuti proveniva dai sette principali distretti calzaturieri. A primeggiare sono le Marche, presenti con circa 150 brand, seguite da Campania e Toscana, che con le Marche raggiungono circa 300 espositori.

Si può quindi parlare di un’edizione del Micam che numericamente rispecchia la fase economica vissuta dal settore. In tale contesto, il Micam ha realizzato un’edizione in cui ha esplicitato chiaramente gli elementi chiave per superare tale fase: formazione, innovazione e sostenibilità.

Largo spazio ai giovani!

La 98° edizione del Micam si è aperta con l’intervento di Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito. Il Ministro ha sottolineato le difficoltà delle aziende di settore nel reperire addetti, che dovrebbero occupare circa 90.000 posizioni. Il Micam rappresenta un’occasione per i giovani per conoscere da vicino il settore e avvicinarsi alla professione, anche in ragione della riformata istruzione professionale. La riforma del 4+2 varata quest’anno serve appunto a formare i giovani in modo più rapido e qualitativamente valido.

Altrettanto importante, come detto da Giovanna Ceolini, Presidente Assocalzaturifici, è far conoscere le attività promosse dal settore e le nuove tecnologie. Il Micam ha dato risposta a quest’esigenza dedicando, tra i vari, un nuovo spazio destinato ai più giovani, l’area Micam Academy.

Micam Academy

Micam Academy è stata una delle novità introdotte quest’anno. L’area nata in collaborazione con il Politecnico Calzaturiero ed Arsutoria School è stata appositamente pensata per i giovani con l’obiettivo di introdurli al settore calzaturiero.

Il Micam ha previsto un percorso formato da 5 stazioni. Attraverso i diversi check point, gli studenti hanno potuto scoprire come le nuove tecnologie influenzino gli attuali processi produttivi.

Il percorso è iniziato con l’utilizzo di App per la misurazione del piede e virtual fitting proposte da Snapfeet. Prismatech ha invece messo a disposizione la propria tecnologia per visualizzare i progetti in realtà aumentata. A seguito della fase di progettazione, grazie a Sneaknit e Direct3D, i progetti hanno preso forma attraverso macchine da maglieria e stampanti 3D.

A conclusione del processo, ID Factory ha mostrato l’importanza della tracciabilità del prodotto con QR Code riportati sulla calzatura. Anche la sostenibilità ha avuto il suo spazio, con la misurazione tramite software VCS.

Sempre in ottica di formazione, al Micam è stata anche presentata la prima edizione di due nuovi corsi del Milano Fashion Institute. Elisa Pagliaroli di Spin360 e Ida Palombella della Deloitte, hanno introdotto il Fashion Sustainability & Eco-Design Executive Course ed il Fashion Law Executive Course. I due corsi, dedicati a professionisti già attivi nel job market, mirano a formare rispettivamente su sostenibilità e normative vigenti nel settore moda.

Influencer Marketing

Oltre ad essere formati, i giovani devono imparare a conoscere il settore. Per farlo è necessario utilizzare ogni canale a disposizione. In quest’ottica il Micam ha varato con Italian Trade Agency ed il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale il progetto Influencer Marketing.

Il progetto rientra nelle attività di incoming promosse da Italian Trade Agency per far conoscere il settore calzaturiero italiano nel mondo. Dopo aver preso parte al Micam, gli influencer provenienti da Kazakistan e Olanda hanno trascorso 3 giorni nelle Marche.

Il Micam ha rappresentato il punto di partenza per comprendere il sistema scarpe e consolidare un progetto che unisce economia e promozione, moda e turismo.

Emerging Designer

Le piattaforme social sono quindi fondamentali nella crescita del settore calzaturiero, purchè gestite consapevolmente. È questo il messaggio che giunge dagli Emerging Designer presenti al Micam. Alla 98° edizione del Micam hanno partecipato i nuovi dodici volti selezionati dalla giuria presieduta da Ernesto Esposito.

Il rapporto con i social

Ardemia de Gennaro del brand Ardemia, ha ad esempio sottolineato come i social stabiliscano un contatto indiretto col consumatore. È per questo che si è fatta conoscere producendo per le strade di Ibiza i propri sandali fatti a mano, proposti al Micam.

Analogamente Luisa Soriano di Babù Milano, ritiene che i social siano utili nel presentare non solo il progetto o il prodotto finito, ma l’intero processo. Ciò consentirebbe al contempo di risultare trasparenti ed ottenere feedback volti a migliorare le produzioni.

I giovani guardano alla sostenibilità

La consapevolezza degli Emerging Designer, oltre che nella gestione dei social, è evidente anche verso il tema della sostenibilità. Giò*Milano ha presentato una minicapsula composta da 5 modelli in diverse varianti, realizzate a mano in 100% cotone, mentre Sneark ha proposto una scarpa biodegradabile. Ridurre l’impatto ambientale è anche l’obiettivo di Crimagno Earth. L’azienda al Micam ha presentato un progetto che ruota attorno al modello Kobi ed intende ridurre le emissioni di CO2 entro il 2025.

Sostenibilità a volte significa anche controtendenza. CB Made In Italy propone modelli privi di marchio apposto sulla calzatura per rendere il prodotto a suo modo riconoscibile. Al contempo l’azienda ha scelto di produrre meno, ma meglio, concentrandosi sulla durabilità del prodotto piuttosto che sul prezzo. Il concetto “less is more” è lo stesso adottato da AKVO, che ha presentato sandali versatili e semplici composti da materiali biologici.

Meeko ha invece deciso di destinare il 10% dei profitti della propria Sneaker a Kalaweit, un’associazione che si batte per la salvaguardia della diversità.

O.Sur ha proposto modelli creati in un raggio non maggiore di 40 km, volti a promuovere l’artigianalità locale. Analogamente Parisy di Francesca Parisi sviluppa le proprie calzature di alta qualità a Venezia. Produrre nel territorio di origine, consente di concentrarsi sulle tradizioni locali, come fatto da Sabinis, che ha proposto una collezione caratterizzata da enorme comfort. La qualità elevata è quella che caratterizza anche Sweven, la collezione proposta da Sistta, caratterizzata da un’elevata attenzione ai dettagli e da fattura meticolosa.

Innovazione: fulcro del Micam

Anche la 98° edizione del Micam ha proposto agli operatori le ultime applicazioni tecnologiche nel mondo della calzatura. Presenti anche quest’anno le aree Future of Retail ed Italian Start Up.

Future of Retail

Realtà aumentata, Intelligenza Artificiale, stampa 3D. Sono questi gli elementi che caratterizzeranno i retail del futuro e le proposte delle aziende intervenute al Future of Retail.

La stampa 3D sta rivoluzionando il settore calzaturiero, attribuendo libertà progettuale e personalizzazione efficiente, come dichiarato da Riccardo Mura, Application Engineer di Elmec 3D. L’azienda è una delle sei realtà che hanno preso parte a quest’edizione di Future of Retail. Elmec3D ha presentato una nuova calzatura interamente stampata in 3D. L’azienda già presente alle scorse edizioni del Micam ha infatti continuato a sviluppare soluzioni focalizzate su design e performance.

Come Elmec3D, anche Fibbl torna al Micam. Terza presenza al Future of Retail per l’azienda che ha proposto la tecnologia di supporto per implementare soluzioni 3D e realtà aumentata su siti e-commerce.

Ad affiancare le due aziende presenti alle scorse edizione, sono state altre quattro realtà tecnologiche. ShopAR ha proposto chioschi di realtà aumentata e specchi interattivi, VisionEye un box oleografico e Covision Media il proprio scanner 3D. Tutte le proposte sono volte a migliorare il tasso di engagement del cliente sia all’interno dei negozi che sulle piattaforme online. A completare il quadro di aziende presenti, SyncLab, azienda che offre consulenza nei processi di trasformazione digitale delle aziende.

Italian Start Up

Altrettanto innovative e tutte italiane, le tre realtà presenti ad Italian Start Up. Why Only White è una realtà nata nel 2023. La società ha sviluppato una piattaforma di realtà aumentata proiettata per supportare le attività di design del settore moda. La tecnologia presentata alla 98° edizione del Micam è infatti in grado di creare prototipi fisico digitali iperrealistici senza bisogno di visori. Ciò permette di integrare la percezione fisica diretta dei prodotti, con proiezioni dinamiche modificabili in tempo reale.

Maggiormente incentrate sul tema della sostenibilità, sono invece Supermateria e Unflock. Supermateria è una realtà con sede a Firenze specializzata in design industriale e prototipazione, focalizzata sull’industria della pelle. La sua mission è dimostrare come stampa 3D e computational design possano minimizzare gli sprechi.

Unflock ha sviluppato delle protezioni in silicone per Sneakers. In questo modo gli acquirenti potranno personalizzare le proprie calzature, disponendo di più varianti dello stesso paio. Ciò al contempo ridurrebbe la produzione delle paia e conseguentemente le emissioni di CO2 generate dalla produzione delle Sneaker.

Sostenibilità: un tema inscindibile

Come dimostrano le innovazioni proposte, il tema della sostenibilità resta permeante all’interno del settore calzaturiero. Oltre che al corner VCS, il tema ha avuto il suo spazio anche nel corso degli appuntamenti del Micam X. Nel corso di uno dei round table condotti dal CEO di Spin 360, Federico Brugnoli, sono stati dibattuti le principali criticità vissute attualmente dal settore.

Tra i temi che impegneranno le aziende, rientra sicuramente il dover fronteggiare i costi elevati di tecnologie innovative e dei materiali sostenibili. In particolare, verso questi ultimi, si dovrà fare attenzione anche alla durabilità.

Le aziende dovranno educarsi a monitorare una catena di fornitura particolarmente complessa, ma soprattutto a combattere il fenomeno del greenweashing. Ad educarsi non dovranno essere solo le aziende, ma anche i clienti. Da questo punto di vista le aziende dovranno educare i clienti a guardare non solo prezzo e design, ma anche la sostenibilità del prodotto.

Gli appuntamenti della 98° edizione del Micam

Come ad ogni edizione, il Micam 98 ha proposto numerosi momenti intrattenendo gli operatori intervenuti in fiera. Oltre a presentare i trend della PE 2025, di cui abbiamo parlato nei precedenti articoli, Tamara Leguia di WGSN ha anticipato i macro trend per l’AI 2025/26.

Sempre in ambito moda, sono tornati i Fashion Show, le sfilate che hanno animato la passerella del Micam X nella tre giorni di manifestazione.

Nel corso della seconda giornata, oltre al party serale Micam Step&Sound, si è svolto il Fashion Award del concorso International Lab of Mittlemoda. Il concorso, giunto alla trentesima edizione, ogni anno premia studenti di moda e design internazionali in categorie che spaziano dall’abbigliamento agli accessori.

Quest’edizione ha visto competere 26 finalisti. Tra questi, Tamar Elbaz dello Shenkar Engineering Design Art di Ramat Gan in Israele, si è aggiudicato il premio Innovazione del valore di 10.000 euro. Pietro De Vecchi, dell’Accademia Costume e Moda, si è invece aggiudicato il premio Creatività, del valore di 5.000 euro.

La 98° edizione del Micam ha infine accolto per la prima volta gli Ambasciatori del Gusto. Sette chef hanno preparato nei tre giorni della manifestazione, piatti che richiamassero i sette distretti calzaturieri italiani.

Gianluca De Cristofaro, Direttore Generale Ambasciatori del Gusto, si è detto soddisfatto dell’iniziativa. La scelta infatti di associare il mondo della cucina a quello della calzatura, è servito ad offrire ai visitatori un’esperienza immersiva nel Made in Italy.

A proposito di appuntamenti, la prossima edizione del Micam sarà la numero 99, in programma dal 23 al 25 febbraio 2025, sempre a Fiera Milano.

L’appuntamento con Main Service è invece tra due settimane, con un nuovo articolo sul nostro blog.